Gennaro Finamore, per il fatto che la popolazione di Gessopalena fu indotta a
riversarsi sulle campagne, osservava, come i boschi di querce
fossero stati distrutti dalla fame di terreni da coltivare, così
egli scriveva su “Delle condizioni economiche-agricole di
Gessopalena”, edito nel 1872 : “ Fu bello il gioco
ma durò poco (…) Tolti adunque i boschi ed adottate colture
intensive, la terra vergine e vigorosa rispose con effetti di
fecondità straordinaria. Ma non guarì appresso, i disboscamenti
come erano da attendersi cagionarono le frane; la coltura intensiva,
senza adatti studi e compensi, produsse l'insterilimento: in guisa
che molti fondi furono venduti per l'equivalente del tributo
fondiario”.
Il dissesto idrogeologico
è l’insieme di quei processi morfologici dall’azione altamente
distruttiva sul territorio poiché avvengono in tempi notevolmente
rapidi. Si tratta di frane ed erosioni , il più delle volte causati
dall’azione stessa dell’uomo, che ne è anche vittima, ed il
Finamore lo testimonia.
L'abusivismo edilizio, il disboscamento
indiscriminato, la cementificazione selvaggia, discariche abusive di materiali di scavo ed edili, l'agricoltura intensiva e
molte altre attività nocive all’ambiente, come la mancata
manutenzione dei fossi di scolo e delle sorgenti, la regimentazione
delle acque chiare e scure ecc. ecc., i cui effetti non possono non essere
devastanti sul suolo, sulle opere e sull’uomo stesso. Negli anni addietro hanno
fatto dei tentativi per fermare la storica frana sul lato orientale
del paese vecchio a valle di piazza Garibaldi, con l'ausilio perfino di un elicottero per il trasporto dei materiali, ma il risultato fu
solo lo sperpero di denaro pubblico. Come quello che da anni, le
amministrazioni comunali che si sono succedute, da Innaurato a
Lannutti, nel ripianare con materiali “vari” il fondo del campo
sportivo, senza preoccuparsi delle cause, in lento scivolamento a
valle a causa di una evidente frana, cagionata da una fogna rotta,
che ha interrotto anche la strada comunale che da San Rocco portava a
Pincianesi (leggi nell'archivio di questo blog: “Bugie
propagandistiche” gennaio 2012, oppure “Doverosa precisazione”
febbraio 2012, ma anche sul web al seguente indirizzo:
www.chietiscalo.it/rubriche/pensieri/12741-gessopalena-il-mondo-delle-favole.html
SONO SOLO ALCUNE TESTIMONIANZE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO IN ATTO A GESSOPALENA !
CLICCARE SULLE FOTO PER INGRANDIRLE
11 Commenti:
Sono anni che si tenta di sistemare il campo sportivo...ma il problema non si risolve mai? e allora si continua come prima?
Dall'alto verso il basso, la 2 e la 3 (campo sportivo)? Le altre? Grazie.
due o tre anni fa sono stati spesi centinaia di migliaia di euro per la frana a lato di piazza garibaldi: i pali che dovevano frenare la frana sono stati travolti dopo le prime piogge...spreco di denaro pubblico ma i lavori sono stati collaudati?
leggo su facebook che tanti nostri concittadini mostrano preoccupazione per i crolli a Roccascalegna ed alcuni si prodigano nel dare consigli di come risolvere i problemi di staticità della rocca e proposte ed idee per la ricerca di fondi. Nessuno di questi signori,invece,mostrano preoccupazione ed allarme su quello che è successo e sta succedendo a Gessopalena. Muonde pe la Terre da anni subisce crolli, l'ultimo solo pochi giorni fa e,fra non molto,sarà rasa al suolo dall'incuria, dall'abbandono e dal disinteresse dei GESSANI.
Tra Roccascalegna e Gessopalena c'è un divario in tutto. Dobbiamo riconoscere che si impegnano tutti per il loro paese. Le amministrazioni vecchie e nuove mai si sarebbero sognate di vendere in modo strano un forno comunale del 1600 circa o di piazzare un'antenna in un borgo medioevale...non è un caso se il castello di rocca supera i 10 mila visitatori ogni anno e che dire del fotovoltaico...il comune di rocca incassa circa 80 mila euro l'anno per 20 anni, quello di gesso circa 10 mila euro l'anno per 20 anni, non lo dimentichiamo...E per finire, le associazioni del posto a pasquetta non fuggono dal loro paese ma lo valorizzano...
E che dire di quei cittadini che ieri elogiavano un sindaco che faceva solo danni al loro paese ed oggi ne elogiano uno che fa bene ma in un altro paese.....
però abbiamo la passione...un giorno all'anno svegli, gli altri in letargo...in pratica come sempre...ma aspettiamo il cambiamento...
Accontentiamoci! Magari si continuasse a fare almeno la passione in questo paese dove poco o nulla si vuol cambiare!
tutti vogliono bene al paese, tutti sono per le tradizioni ma di fronte alla strana vendita di un antico forno comunale e ad un'antenna piazzata in un borgo medioevale, oggi come ieri, ad eccezione di qualcuno, si è fatto e si continua a far finta di nulla?
Doveva cambiare la divisa, tutto il resto, comprese le patate bollenti, resteranno dove sono.
Non buttiamoci troppo giù,ad Aleppo si sta peggio!
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