LE CARTELLE PAZZE
Molti cittadini gessani,
in questa torrida estate, stanno ricevendo accertamenti per tributi
comunali non pagati.
Tante di queste richieste
di pagamento risultano errate ai destinatari delle stesse, vuoi
perché pagate a suo tempo, vuoi perché non imponibili, vuoi perché
intestate a presone decedute da tempo ed ancora altre perché
recapitate oltre il termine di prescrizione ( per chi non è al
corrente la prescrizione è quinquennale ).
Gli errori lamentati, se
riscontrati, sarebbero frutto di errate e grossolane valutazioni
circa la reale posizione contributiva di tanti cittadini. Se ciò
fosse vero ci chiediamo se le banche dati del comune siano aggiornate
al tempo reale e se le stesse siano state tempestivamente e
correttamente consultate, prima di effettuare gli accertamenti
notificati ai contribuenti.
Qualora emergesse un
numero elevato di accertamenti errati, ci chiediamo chi pagherà le
spese di attivazione delle singole procedure, a partire da quelle
postali. Ed ancora sarebbe interessante conoscere in merito il parere
del legale rappresentante dell'Amministrazione ossia il sindaco Arch.
Andrea Lannutti, nonché del consigliere delegato ai tributi Dott.ssa
Agnese Salomone.
Come sicuramente avrete
letto nel post precedente dal titolo “Il tempo è galantuomo”,
sono stati cancellati dal Bilancio, il 1° gennaio 2015, circa
190.000 € relativi a residui attivi, in quanto non CERTI, LIQUIDI
ed ESIGIBILI.
Il 15 maggio 2015, con
richiesta scritta e protocollata, il nostro consigliere, Bozzi
Tullio, richiedeva all'Amministrazione comunale le Determine
dirigenziali di riaccertamento straordinario dei residui con
decorrenza 1° gennaio 2015, ai sensi dell'Art. 3, comma 7 del D.Lgs.
118/2011, novellato con il D.Lgs. 126/2014. A tutt'oggi il
consigliere T. Bozzi non ha ricevuto nulla, nonostante vari solleciti
scritti ed orali, tranne una comunicazione del Segretario comunale,
datata 10 agosto 2015, contenente informazioni generiche e non
richieste, riferimenti alla privacy e copiosità di documenti da
produrre.
Nel frattempo al
Consiglio comunale del 16 luglio 2015 con al punto 3 all' O.d.G.,
Disavanzo straordinario di amministrazione – Approvazione
modalità di ripiano ai sensi del D.M. 2 aprile 2015, il
consigliere T. Bozzi ha partecipato senza i documenti richiesti ed
indispensabili per capire, circa i residui, quali, quanti e perché sono stati
cancellati e quali, quanti e perché sono stati conservati.
Già.....CONSERVATI
! Ma non è che invece di conservare i residui attivi che in questa
fase di accertamento tributario vengono richiesti, molti di essi
dovevano essere cancellati ? Ma non è che l'ammontare dei residui
attivi cancellati al 1° gennaio 2015 non è pari a circa 190.000 €
ma molti...ma molti di più ? Nella speranza di ottenere i documenti
richiesti per informarvi, ci auguriamo prima della fine di questa
consigliatura, degli esatti oppure oppure errati conti
amministrativi.
Il consigliere Tullio
Bozzi è a disposizione dei cittadini che lo vorranno, per consigli e
consulenze sugli accertamenti tributari che stanno ricevendo in
questa calda estate, ai seguenti recapiti:
E_mail –
tullio.bozzi@fastwebnet.it
;
Tel. Abitazione -
0871320254 ;
Tel. Cell. - 3209175605.
9 Commenti:
COSA DEVO FARE, MI HANNO CHIESTO DI PAGARE UN TRIBUTO ANTECEDENTE IL 2010.
Risposta: mostrare al Responsabile del procedimento la ricevuta se il pagamento a quella data è stato fatto. Al contrario, oppure non se non ritrovi più il giustificativo, devi fare appello alla prescizione. Da come affermi il tributo richiesto è relativo ad un periodo antecedente il 2010, la richiesta di pagamento è da considerarsi prescritta, in quanto sono stati superati cinque anni. Innanzitutto, precisiamo che la prescrizione è il termine entro il quale un Ente Pubblico può richiedere il pagamento di un tributo ad un cittadino; scaduto quel termine, il diritto a riscuotere muore senza se e senza ma.
Cosa fare:
scrivere una lettera e consegnarla al Protocollo comunale e conservarne copia, indirizzata al Responsabile del procedimento, con l'indicazione precisa dell'accertamento (oggetto:xxxxx, anno yyyy, N° wwww, atto kkkkkkkkk del jjjjjjjjjj)con l'idicazione che la richiesta di pagamento è da considerarsi prescritta.
Attenzione !!! Questo se, nel frattempo, non hai ricevuto altre richieste di pagamento per lo stesso tributo, poichè si tratterebbe di interruzione quinquennale della prescrizione. In questo caso bisogna pagare.
Spero di essere stato chiaro. Saluti
Per ulteriore informazione,l'accertamento tributario ricevuto deve contenere:
* la motivazione, ovvero i presupposti su cui si basa. Se tale motivazione fa riferimento ad un atto precedente non conosciuto ne' ricevuto dal contribuente, questo deve essere allegato all'avviso o riprodotto nel suo contenuto essenziale sullo stesso;
* l’indicazione dell’ufficio presso il quale e' possibile ottenere informazioni complete in merito all’atto notificato;
* indicazione del responsabile del procedimento;
* indicazione dell’organo o dell’autorita' amministrativa presso il quale e' possibile promuovere un riesame anche nel merito dell’atto in sede di autotutela;
* delle modalita', del termine e dell'organo giurisdizionale cui e' possibile ricorrere (tipicamente la commissione provinciale tributaria), nonche' il termine -di 60 giorni- entro cui effettuare il relativo pagamento. Informazioni sull'autotutela e i ricorsi presso la commissione provinciale tributaria.
Ma quindi si impedisce ad un consigliere l'accesso agli atti perdendo tempo come sempre? è normale che un consigliere partecipi ad un consiglio comunale senza aver avuto modo di documentarsi? è normale che dalla richiesta sono passati 90 giorni senza esito positivo? la legge non prevede che entro 30 giorni ci debba essere la risposta? non è che siamo in presenza di un'omissione in atto d'ufficio? non è che il nuovo è più vecchio del vecchio? e i nuovi consiglieri non provano imbarazzo? non è che invece di un cambiamento c'è un proseguimento?
Sempre in tema di tributi, in questi giorni l'amministrazione comunale sta recapitando ai contribuenti gessani le competenze TARI (ex TARSU) 2015. La bella notizia è, per chi ha la compostiera, che c'è l'abbattimento del 20% anche se io mi sono batuto affinchè fosse del 30%. La cattiva notizia è che la rateizzazione del tributo in effetti non esiste. Si può pagare in soluzione unica entro il 15 settembre mentre, se si opta per la rateizzazione, le scadenze sono il 50% entro 15 settembre ed il restante 50% entro il 15 ottobre, in pratica......senza respiro. Non era possibile chiedere la prima rata nel 1° semestre del 2015 ed il saldo nel 2° semestre?
quanto costa la raccolta dell'imondizia perchè ho ricevuto una botta in bolletta paurosa
La domanda dell'anonimo del 2 settembre mi è stata rivolta da tanti concittadini. Vi invito a leggere il post di domenica 7 dicembre 2014 dal titolo "PER FARE CHIAREZZA".
In esso è riportato i costi delle utenze domestiche e non domestiche. Vi ricordo che fino al 30/10/2014, data di approvazione in Consiglio comunale delle nuove tariffe, l'imposizione era di 1,01 € a mq.
i vecchi hanno fatto il buco, i nuovi l'hanno fatto proprio nel silenzio più totale ed i cittadini ne pagano le conseguenze...che storia triste...ci prendono di continuo per i fondelli...
La verità è che chi viene etichettato come fascista è stato sempre dalla parte dei cittadini e lo ha sempre dimostrato con le sue iniziative. Invece i compagni di ieri e di oggi da che parte stanno? Vedi tasse, bilancio e tante stranezze.
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page