lunedì 14 febbraio 2011

DOMANDE E RISPOSTE UTILI

Fermo restando che i rimborsi della tariffa di depurazione sono dovuti, vi mostriamo le risposte dell’ATO ad alcuni quesiti che gli abbiamo posto. Si tratta di informazioni utili a tutti coloro che hanno già provveduto all’istanza di rimborso, ma anche a chi deve ancora provvedervi.  
1 -Diverse centinaia di cittadini nel corso del 2008 e del 2009 hanno già presentato istanza per la richiesta di rimborso a “modo loro”. Tali soggetti devono ripetere l’istanza?
Per l’istanza di rimborso, come comunicato anche dal CO.N.VI.R.I., appare sufficiente la specificazione del codice di utenza accompagnato dall’indirizzo della fornitura. Pertanto se le precedenti domande riportavano le indicazioni sopra esposte non devono essere ripresentate;
2 – E’ sufficiente inviare l’istanza solo alla SASI oppure è necessario presentarla anche all’ATO e al comune?
Dal momento che è il soggetto gestore a determinare le informazioni necessarie alla identificazione dell’utenza, ivi compresi gli utenti aventi diritto al rimborso, si ritiene che il destinatario delle istanze vada individuato nel soggetto gestore (SASI);
3 – Nel quantificare il rimborso chi deve calcolare gli interessi?
L’autorità d’ambito (ATO) individua l’importo oggetto della restituzione con i relativi interessi, dopo aver ricevuto le necessarie informazioni dal soggetto gestore (SASI);
4 – Le spese di raccomandate, fotocopie, bolli ecc…, li deve quantificare l’utente ed aggiungerle alla richiesta di rimborso?
La norma non  prevede rimborsi per le spese relative alla presentazione dell’istanza;
5 – Nel conteggio del rimborso, in quale percentuale va aggiunto l’incremento di tariffa del 10% di depurazione?
Gli utenti hanno diritto al rimborso della quota di tariffa riferita al servizio di depurazione dedotti gli eventuali oneri sopportati dal gestore nel periodo oggetto di richiesta e connessi alla realizzazione del programma di cui al comma 1, art.3, del D.M. del 30 settembre 2009;
6 – L’incremento dell’IVA va aggiunto al rimborso?
L’autorità d’ambito (ATO) individua l’importo da restituire tenendo conto di tutte le voci corrisposte per la tariffa del servizio di depurazione, IVA compresa. Sull’argomento è in corso una richiesta di chiarimenti con l’agenzia delle entrate;
7 – Gli anni del rimborso vanno dal 2004 all’ultima fattura pagata (2010)?
Il diritto alla restituzione si prescrive in cinque anni decorrenti dalla data della sentenza n°335/2008;
8 – E’ opportuno inserire nella domanda il codice IBAN  del richiedente?
L’autorità d’ambito (ATO), determinato il rimborso, dispone la modalità di restituzione, anche in forma rateizzata e/o mediante compensazione. Fornire domiciliazioni bancarie per il rimborso può essere utile ma non essenziale;     

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