mercoledì 19 gennaio 2011

articolo sul Centro del 18.01.2011

 GESSOPALENA. Via libera ai rimborsi della parte di tariffa idrica destinata alla depurazione, dopo la sentenza del giudice di pace di Vasto, Lucia Gualtieri, che ha condannato il Comune di Fresagrandinaria e la Sasi di Lanciano a restituire agli utenti le somme percepite per un servizio mai reso.  La decisione del giudice ha riacceso le speranze di migliaia di cittadini, in particolare a Gessopalena, paese pilota della protesta contro la Sasi, dove nel 2009 è nato un comitato promotore dei ricorsi contro la società del servizio idrico promosso dai consiglieri di minoranza Tullio Bozzi, Carmine Caniglia, Lucio D'Orazio e Domenico Larcinese.  Alla soddisfazione per una sentenza che potrebbe diventare un precedente nella battaglia per i rimborsi, il comitato oppone tuttavia una cautela dettata dal sovrapporsi di cavilli e burocrazia da parte della Sasi, che potrebbero rendere difficile l'operazione. «Chissà se questa volta ce la faremo, «dicono con un tocco di amarezza i consiglieri comunali di Gessopalena e spiegano il perché dei loro dubbi. «L'annosa vicenda, scaturita dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha sancito l'illegittimità delle somme percepite per i canoni di depurazione, sembra non avere fine perché ostacolata ancora da qualche problema», sostengono, «a novembre il commissario unico delle Ato d'Abruzzo, Pierluigi Caputi, per l'ennesima volta ha invitato la Sasi a comunicare, per l'avvio dei rimborsi, l'elenco degli utenti non serviti dalla depurazione ed i relativi importi pagati da pubblicare sul sito web. Ma agli utenti è stato richiesto di far pervenire apposita richiesta, con allegati gli importi richiesti, gli originali delle fatture e dei bollettini postali di pagamento, nonostante la Sasi conosca già l'ammontare delle quote indebitamente percepite».  «Si costringe il cittadino a rivolgersi a un commercialista perché i calcoli non sono facili, dato che vanno detratte l'Iva e altre voci», sottolineano i promotori del comitato. «C'è da dire anche che al telefono la Sasi, tramite un impiegato, ha detto che gli utenti di Gessopalena che hanno chiesto i rimborsi due anni fa non riceveranno nulla perché le loro istanze sono prive di bollo, nonostante questo non sia affatto necessario», aggiunge Bozzi. «Sembra tuttavia che qualcosa a nostro favore si stia muovendo», concludono i consiglieri, «dopo l'intervento del difensore civico regionale e l'iniziativa della Provincia che impegna il suo presidente ad appoggiare i rimborsi dovuti a circa 20mila utenti, è arrivata anche la sentenza del giudice di pace di Vasto e il nuovo presidente della Sasi ha diramato una nota ai Comuni invitandoli a divulgare l'avviso sui rimborsi tramite l'albo pretorio».
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