mercoledì 9 marzo 2011

LA TRASPARENZA INVISIBILE

Chi è stato così bravo da conservare il programma  che la lista “Gessopalena comunità aperta” ha divulgato in campagna elettorale potrà costatare che fra i principi enunciati come “stile di lavoro” c’è pure la trasparenza.  Ma attenzione la trasparenza amministrativa è alla base anche del recente decreto Brunetta (150/2009). Quindi oltre ad averla promessa, la trasparenza è dovuta per legge.  L’obiettivo della riforma è quello di rendere più agevole l’accesso dei cittadini alle informazioni, e questo in particolare attraverso la creazione di siti internet istituzionali. A dire il vero il comune di Gessopalena già deteneva un sito web ufficiale istituito nell’ultima fase della amministrazione Manzi ma poi prontamente abbandonato da Innaurato.
Ora finalmente esiste un sito istituzionale del comune di Gessopalena che però presenta forti lacune rispetto alle prescrizioni di legge. Infatti proprio in nome della massima trasparenza la  direttiva n.8 del 2009 del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione prevede tra i contenuti obbligatori i nomi dei responsabili dei singoli uffici con i rispettivi indirizzi (telefonici e di posta elettronica certificata) e per i dirigenti ed il segretario è prevista la pubblicazione dei curricula e degli stipendi. Andando sul nostro sito (http://www.comune.gessopalena.ch.it/) ci si accorge facilmente che mancano i curricula e gli stipendi (eccenzion fatta per il Segretario)!!!!
Alla voce “trasparenza, valutazione e merito” dovrebbero essere presenti, oltre ai curricula e agli stipendi, anche le spese  fatte dal Comune (entrate ed uscite), le consulenze,  il programma triennale per la trasparenza ed infine  i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale! Stranamente questi indici sono completamente assenti. Ad onor del vero bisogna dire che in base ad un recente articolo pubblicato su http://www.primadanoi.it/index.php risulta che solo l’1% dei comuni della provincia di Chieti sono in regola con le direttive di legge. Quindi siamo sempre agli ultimi posti, ma almeno questa volta in buona compagnia!!!!
Della tanto acclamata trasparenza non si ha traccia neanche nello svolgimento dell’attività amministrativa!!! Vi elenchiamo una serie di situazioni da cui emerge un comportamento dell’amministrazione Innaurato tutt’altro che trasparente:
-          Iniziamo con un episodio che riguarda la passata amministrazione (sempre targata Innaurato). Uno degli ultimi atti compiuti proprio in scadenza di mandato è quello con cui è stato venduto il forno comunale. Di questa operazione abbiamo trattato più volte mettendo in luce il fatto che si trattava di una vendita “occulta” e quindi tutt’altro che trasparente. Oltre alla mancanza di un bando pubblico l’immobile fu fatto passare per un rudere e addirittura la delibera consigliare con cui fu deliberata la vendita non faceva alcun riferimento al’ex forno comunale. Se questa è trasparenza!!!!!!!!!!!!!!!

-          Nel programma amministrativo è stato previsto il bilancio partecipativo vale a dire che una parte del bilancio (il 20%) dovrebbe essere decisa dai cittadini. Peccato che poi il bilancio è stato approvato in una seduta consiliare tenutasi nel mezzo della settimana ad un orario tutt’altro che accessibile, alla faccia della trasparenza!!!!!

-          Il nostro primo cittadino si è sempre posto come un missionario della politica sostenendo di non percepire soldi pubblici, invece al contrario si è scoperto che l’indennità da sindaco non la prendeva perché prendeva quella da presidente della comunità montana!!! Ed ora che è stata tolta l’indennità da presidente è tornato a prendere quella da Sindaco!!!!!!!

-          Inutile raccontarvi le difficoltà che il nostro gruppo ha incontrato fino ad oggi nello svolgimento dell’attività di minoranza. Si pensi che abbiamo dovuto ricorrere una decina di volte al prefetto per far valere i nostri diritti soprattutto in tema di accesso agli atti!!

-          Il lavoro più rilevante svolto dall’amministrazione è senza dubbio “la riqualificazione del piazzale M. Turchi”. Pensate che durante i lavori era assente il così detto “cartello di cantiere” che tra le altre cose dovrebbe indicare: -la tipologia dell’intervento da realizzare; -generalità del progettista; -generalità del direttore dei lavori; generalità del responsabile per la sicurezza. Poi quando il lavoro è pubblico occorre inserire anche: - importo totale dei lavori con la divisione tra importi a base d’asta, importi e oneri di sicurezza (diretti e indiretti); - sconto applicato per l’aggiudicazione sull’appalto; -responsabile unico del procedimento e durata dei lavori. Risulta necessario puntualizzare che “il cartello di cantiere” non viene preso in visione solo dagli organi di vigilanza, ma anche dalla popolazione che intende capire come verrà modificato il territorio!!! Ovviamente la mancata esposizione del cartello produce la violazione di importantissime norme (es. d.lgs. n°81/2008) e comporta sanzioni amministrative. E questo è un classico esempio di trasparenza????

Insomma potremmo andare avanti all’infinito ma ci fermiamo qui sottolineando in ultimo l’assenza totale di “contatto” fra l’amministrazione e i cittadini. Vedere un amministratore in piazza potrebbe significare avere delle allucinazioni!! Finora nessun incontro pubblico ma neanche un manifestino informativo. Silenzio assoluto su temi che vanno a colpire direttamente il cittadino come il rimborso del canone di depurazione, la TARSU, gli usi civici ecc…….. 
Diteci voi dov’è la trasparenza!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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