sabato 28 maggio 2011

IL 150° ANNIVERSARIO DELL'UNITA' D'ITALIA A GESSOPALENA

                                                                               
                          
La torre civica, a ridosso del vecchio Municipio, è una costruzione elevata con la funzione di ospitare campane, orologi e, come i più attempati ricorderanno, una sirena acustica  per scandire i momenti della vita civile dei gessani, differenziandosi dai  campanili, la cui funzione, pur  analoga, è legata alla vita religiosa.
Sulla facciata di detta torre, lasciata completamente all'abbandono ed all'incuria del tempo, dove le erbacce hanno attecchito, è incastonata una lapide, appena leggibile, posata dal circolo gessano Pro-Patria il 4 luglio 1907 nel primo centenario della nascita di Giuseppe Garibaldi.

A GIUSEPPE GARIBALDI
NEL PRIMO CENTENARIO DI SUA NASCITA
AUSPICE IL CIRCOLO “ PRO – PATRIA ”
GESSOPALENA IV. VII. MCMVII
E' un documento importante, poiché è la prima traccia gessana con la quale si manifesta l'amore patrio e il ricordo della nascita di  Giuseppe Garibaldi da parte del  sodalizio  “ Pro – Patria “ , esistente fin dal 1907.

Neanche nella ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, l'attuale Amministrazione Comunale ha ritenuto opportuno di adoperarsi a dare una sistemazione dignitosa alla facciata della  torre ed a  rimarcare i caratteri, appena leggibili,  della lapide in questione.
Le Guerre di indipendenza italiane furono  conflitti che ebbero come scopo l'unificazione dell'Italia: l'ideale che le animò fu  di riunire sotto un'unica bandiera e un'unica guida politica tutti gli italiani. Tali eventi bellici furono episodi fondamentali del Risorgimento. L'unificazione dell'Italia ebbe momenti altrettanto importanti nel 1860, con la conquista del Regno delle Due Sicilie, avvenuta in seguito alla spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi, e nel 1870 con la presa di Roma. Fu, però, solo con la Prima Guerra Mondiale  che il processo di unificazione fu davvero completato. Storicamente il periodo risorgimentale italiano è compreso tra il 1815 (Congresso di Vienna) ed il 1871 ( Roma capitale d'Italia). Anche la Resistenza italiana (1943 - 1945) è stata talvolta ricollegata idealmente al Risorgimento.
A Gessopalena non ci furono garibaldini, anzi dopo il 1860 ci fu un forte movimento avverso all'unificazione, definito con l'accezione più dispregiativa  di  “ Brigantaggio “.
Con il tempo si prese coscienza della nuova Patria ed i gessani si integrarono in essa, come è testimoniato dal circolo “ Pro – Patria”.
L'altra lapide sulla facciata della torre civica, ben più grande della precedente, ricorda 59 gessani morti nella Quarta guerra di indipendenza, o Prima Guerra Mondiale. Cinquantanove figli della nostra terra, contadini, studenti,  artigiani morti per l'Unità d'Italia, tutti lasciati nel più completo oblio e negli ultimi decenni non è mai stato  deposto neanche un fiore in loro memoria. Questi eroi nel ricordo, non hanno trovato spazio neanche sul calendario tanto pubblicizzato del 150° Anniversario dell' Unità d' Italia, dal titolo:<< Patrioti Gessani del Risorgimento>>, edito dal comune di Gessopalena in collaborazione con la Pro loco, la Comunità Montana Aventino medio Sangro zona "Q", l' Associazione Nazionale Partigiani d' Italia e la Biblioteca comunale.
I Consiglieri Comunali di opposizione stanno conducendo un'accurata ricerca per conoscere la data di nascita, di morte e il luogo di sepoltura di molti di essi, ma il lavoro è lungo e difficoltoso, considerando che l'archivio dell'anagrafe comunale fu incendiato nel settembre del 1943.
Il monumento al ricordo di essi, manco a dirlo, è ridotto in condizioni a dir poco pietose, a mala pena si riesce a leggere. Andrà perso se non si porrà velocemente rimedio alle infiltrazioni di acqua e all'incuria del tempo. Stessa sorte per un'altra lapide posata negli anni trenta, a ricordo dei caduti della contrada Pastini, sul muro esterno del cimitero, alla sinistra del cancello d'ingresso.
Il gruppo consiliare di minoranza, con il contributo di alcuni concittadini, ha messo a disposizione del Comune 150 euro per iniziare il restauro della facciata della torre civica e delle lapidi in questione.

2 Commenti:

Alle 31 maggio 2011 alle ore 23:49 , Anonymous Anonimo ha detto...

CHE BELLA FIGURA AMMAZZA OH, NEANCHE LA STORIA CONOSCONO, NONOSTANTE LA COLLABORAZIONE DI UNO STORICO, DELLA PROLOCO E DELLA BIBLIOTECA COMUNALE...AMMAZZA OH

 
Alle 1 giugno 2011 alle ore 12:24 , Anonymous Anonimo ha detto...

Se lo storico è quello che da qualche tempo apre con i suoi lunghi e pallosi interventi (che certe volte credo manco lui capisce) le celebrazioni ufficiali... non mi sorprenderei più di tanto...

 

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