giovedì 13 settembre 2012

SCHIAFFO IN FACCIA

La Scuola elementare si trasferisce nell’edificio della scuola media. E’ questa la notizia più importante di questi giorni. A volere l’accorpamento è stata la Scuola ed in particolare il nuovo dirigente scolastico. Il trasloco è già in atto nonostante le resistenze del Sindaco e dell’amministrazione. Per il nostro gruppo si tratta di una piccola vittoria, visto che l’accorpamento delle scuole era nel nostro programma e più volte abbiamo sollecitato l’amministrazione a perseguire questa strada. L’ultimo richiamo vi è stato proprio nell’ultimo Consiglio Comunale del 10 di Agosto. In quell’occasione il capogruppo Larcinese fece le seguenti dichiarazioni (riportate a verbale): “Dallo schema pluriennale di opere pubbliche non emerge alcuna volontà dell’amministrazione ad andare verso l’accorpamento delle scuole. Da ciò si evince un incapacità assoluta a leggere le situazioni future. Non occorre di certo un super dotato per capire che da questa operazione si potrebbero trarre solo benefici. Un unico edificio a norma, meno spese di gestione e un altro edificio da destinare ad altri scopi sempre ovviamente di interesse collettivo.”
Purtroppo non viene riportata a verbale la risposta del Sindaco, il quale coerentemente con quello che sostiene da anni,  ha ribadito, anche durante l’ultimo consiglio, la non necessità di procedere all’accorpamento delle scuole in quanto il numero dei bambini è ancora buono. Come detto, questa filastrocca la porta avanti sin dal 2004 quando rilevando l’amministrazione Manzi bloccò il progetto dell’accorpamento che prevedeva anche dei lavori proprio sull’edificio della scuola media destinato ad accogliere tutte le scuole.
Le motivizioni che hanno spinto l’istituto ad agire in questa direzione sono le stesse che avrebbero dovuto suggerire all’amministrazione lo stesso tipo d’intervento. Forse qualcuno non sa che siamo in crisi e qualsiasi sperpero non è più accettato. Bisogna stare attenti a tutte le spese, soprattutto quelle superflue ed evitabili. In pratica la Preside rifila al Sindaco una lezione di come si gestisce un ente pubblico.
Ma il Sindaco in questi giorni pensa ad altro. E’ infatti ufficialmente partita la sua personale campagna elettorale. L’obiettivo questa volta non è il Comune bensì la Regione. La sua candidatura non è affatto sicura ma l’obiettivo è quello e si lavora per raggiungerlo. L’impegno profuso nei riguardi della settima edizione del Buon Gusto va letto in questo senso. Pensate che nelle precedenti edizioni l’amministrazione non si era mai esposta come quest’anno. E’ stato anche concesso un contributo di 2.500 euro alla Pro-loco affinchè organizzasse eventi musicali e culturali da contorno all’evento principale. Questo contributo rischia di entrare nella storia in quanto le amministrazioni Innaurato mai avevano concesso un contributo così elevato per eventi locali. Al contributo in denaro va aggiunto un dispiegamento di forze senza precedenti. Per l’evento sono state pulite le strade del paese che normalmente sono in pessime condizioni, in alcune zone si è anche tagliata l’erba. Rifatto il look, si è poi pensato ala pubblicità. Sul Centro è apparsa una pubblicità dell’evento il cui costo è stato affrontato da una ditta che ha lavorato per il Comune. Nulla da dire su quanto appena descritto, ciò che risulta strano è che solo alla settima edizione viene posta tutta questa attenzione sul Buon Gusto. Il punto è, vale la pena? La verità è che la manifestazione dopo le prime 2 brillanti edizioni è sempre andata in calo. Negare questo è assurdo. Meno espositori, meno servizi (ricordate il gran gourmet al piazzale M.turchi), meno dimostrazioni, meno partecipanti ecc…
La verità è che la questione è diventata politica. La regione (destra) da principale finanziatore dell’evento da qualche edizione non da più un euro. E proprio da quando la Regione non sponsorizza più l’evento che Innaurato si fa in quattro per portarlo avanti. Nelle precedenti edizioni (quando la Regione finanziava) Innaurato quasi snobbava l’evento e neanche appariva durante la manifestazione. A queste motivazioni va aggiunto lo scopo propagandistico di Innaurato che come detto punta alla regione. L’esito della manifestazione è stato poi ben gonfiato dall’ormai noto giornalista di regime che sul Centro la sparata grossa parlando di una quarantina di Sindaci (ne erano si e no 10), parlamentari (solo Legnini apparso per pochi minuti) assessori regionali e provinciali etc…
Che la campagna elettore sia partita lo si capisce anche da altre situazioni. Il 3 settembre è stato emanato il decreto sindacale per l’attrbuzione dell’incarico di responsabile dei servizi demografici, elottarale, stato civile, anagrafe e commercio. Tali servizi sono stati affidati a Tiziana Di Berardino (del Comune di Colledimacine) che in pratica fino al 31.12.2012 è chiamata a sostituire il neo pensionato Clodoveo Persiani. Finquì nulla da dire, tuttavia con tale atto si decreta di “determinare la misura della retribuzione di posizione in euro 7.746,85 annui per 13 mensilità”. Badate bene non si tratta della normale retribuzione ma di una aggiunta ad essa. La cosa strana che tale indennità non è mai stata corrisposta a Persiani nei tanti anni di servizio. Le posizioni dei due sono identiche per cui non si riesce a capire la disparità di trattamento. Tuttavia visto che la Di Berardino è sorella del Sindaco di Colledimacine ci vien da pensare che dietro qualcosina di politico ci possa stare. Giudicate voi…………………

martedì 4 settembre 2012

ANTONIO INNAURATO IN UN POMERIGGIO DI FINE AGOSTO

Alle ore 17:30 di venerdì 31 agosto, in piazza M. Turchi, si è tenuto un incontro - dibattito, promosso dal locale circolo PD, dal titolo:
<< Servizi sociali, dalla situazione attuale alle possibili prospettive >>.

La locandina dell'evento annunciava Stefano Salomone, segretario del circolo PD gessano, presentatore e moderatore dell'incontro, gli interventi programmati tenuti da Rossella Travaglini, coordinatrice per i servizi sociali dell'Ambito sociale n°20 Aventino Medio-Sangro e Marinella Sclocco, consigliere Regionale PD. Era prevista la partecipazione di amministratori e coordinatori di circolo dei paesi del comprensorio Aventino e Medio-Basso Sangro.

Seduti al tavolo di presidenza c'erano Salomone, Travaglini e Sclocco, mentre tra il pubblico, una sparuta rappresentanza di concittadini circa 30, quasi tutti fedelissimi di Antonio Innaurato, compresi moglie ed un figlio, ma nessun altro amministratore del circondario se non i sindaci di Gessopalena e di Altino, Camillo Di Giuseppe, anche segretario provinciale del PD.

Esauriti gli interventi programmati, Stefano Salomone invitava gli astanti ad intervenire. Tale opportunità fu colta da Tullio Bozzi e Carmine Caniglia, consiglieri comunali di opposizione, i quali, per controbattere le certezze degli oratori che attribuivano le responsabilità dei pochi servizi sociali solo ed eslusivamente ai soliti "noti" quali Berlusconi e Chiodi. Hanno artatamente dimenticato di parlare del governo Monti, supportato dal PD, relativamente all'aumento delle tasse e tagli alle voci di bilancio, della giunta di Del Turco ed i danni economici procurati alla Regione Abruzzo.
Inoltre, per restare nell'ambito più immediato, Bozzi e Caniglia hanno messo in evidenza la inadeguatezza delle amministrazioni Innaurato, in merito alle carenze dei servizi essenziali per i cittadini gessani, abili e diversamente abili, abbienti e meno abbienti, giovani ed anziani, bimbi ed adulti, ecc. ecc.. Come l'Adsl o meglio Banda Larga; l'abbattimento delle barriere architettoniche dei marciapiedi da poco rifatti che non trovano corrispondenza, attraversata la strada, con quello di fronte; l'assenza dei segnali televisivi in diversi quartieri; la carenza idrica estiva; la mancanza dei depuratori; i pochi introiti con la centrale fotovoltaica di Calderali e la difficile realizzazione della centrale idroelettrica sul fiume Aventino; ecc. ecc.., tutti ottenibili senza costi per l'amministrazione comunale, occorreva solo lungimiranza, acume, buona volontà ed impegno.

Ad interrompere l'esposizione dei consiglieri di opposizione non è stato l'esaurimento degli argomenti, ma lo sbraitare del sindaco Innaurato il quale, con toni per niente urbani, si è scagliato contro di loro con improperi ed offese quali "bugiardi", "sobillatori", "pagliacci", "tòrnatene a casa tua" ( leggasi Chieti !! Chissà cosa direbbe ai tanti romeni, albanesi, marocchini, moldavi che risiedono a Gessopalena) ed ancora, "buffoni", "smettila di fare il professore" ecc. ecc.. Innaurato, urlando a più non posso, con gli occhi fuori dalle orbite e bava alla bocca, ha continuato per diversi minuti con frasi sconclusionate e di difficile interpretazione. Di chiaro ed intellegibile solo ed eslusivamente offese !!!


Con questa "performance" il sindaco, democratico e progressista, come lui stesso si definisce, ha dato prova di essere in realtà l'esatto contrario. Non regge il confronto dialettico, il dialogo e non sopporta il dissenso e la critica.

Tutto questo si è svolto alla presenza, come si è detto, di Marinella Sclocco che prima ancora di essere consigliere Regionale è "Psicologa" e del segretario provinciale del PD. Quest'ultimo sicuramente ha potuto "pesare" definitavamente le qualità e le doti politiche di Innaurato e l'opportunità per il PD e per il territorio di candidarlo alle prossime elezioni regionali ormai alle porte.