giovedì 31 marzo 2011

I NUMERI DELLA RAGIONE

Più volte abbiamo richiamato l’attenzione sul programma elettorale della maggioranza, stando attenti a confrontare quanto promesso con quanto realizzato. Tuttavia non abbiamo dimenticato il nostro programma, ed anzi la nostra azione di opposizione prende vita proprio da ciò che ci eravamo proposti di portare avanti in caso di vittoria! Ad esempio sul programma elettorale della lista civica “Terra Gypsi” avevamo posto l’accento sull’importanza di portare anche nel nostro comune condizioni di accesso alla comunicazione a larga banda in fibra ottica. Ed in questo senso abbiamo agito con una proposta controfirmata da centinaia di cittadini e portata a votazione al consiglio. Tale azione sta dando anche dei risultati, infatti INFRATEL ha già appaltato i lavori che dovrebbero iniziare entro la primavera!
Curioso è, poi, quanto troviamo nel paragrafo dedicato agli ACQUEDOTTI – FOGNATURE – DEPURATORE. Nei giorni in cui la forestale accerta l’esistenza di 4 scarichi fognari non autorizzati è interessante andare a vedere quello che il nostro gruppo proponeva in merito, vale a dire “sarà nostro impegno sollecitare con determinazione l’ente gestore del servizio (SASI) affinché intervenga per eliminare le perdite negli acquedotti e nelle fognature nelle diverse zone del paese e per ricostruire le reti nelle zone più ammalorate”. Poi si aggiungeva testualmente che : “La civiltà di un paese, la difesa dell’ambiente si misura anche nella depurazione delle acque fognarie, di cui Gessopalena, alla soglia del 2010, è ancora priva!!!!”.
Gli esempi potrebbero continuare ancora ma in questa occasione vogliamo porre l’attenzione su una proposta che è inserita nel nostro programma e che in coerenza vogliamo cercare di portare avanti anche dall’opposizione. Ci riferiamo a quanto proponevamo in tema di servizi sociali e cioè: “Considerata la tendenza all’aumento della percentuale degli anziani ed il fatto che già diversi sono collocati in apposite strutture presenti nel circondario, vediamo utile e necessaria anche la riconversione di un edificio comunale in residenza assistenziale per anziani” . Per non rimanere astratti nella proposta siamo andati anche ad individuare l’edificio comunale da destinare a tale scopo: la scuola materna ed elementare. Se infatti si tiene conto della diminuzione delle nascite e, conseguentemente, degli alunni, ci si rende conto che avere due strutture funzionanti rappresenta una spreco!!! Ma andiamo a vedere nel dettaglio questi numeri (della ragione) attraverso la seguente tabella:
Anno scolastico
Scuola materna
Scuola elementare
Scuola media
2010/2011
25
43
32
2011/2012
26
41
26
2012/2013
23
36
29
2013/2014
19
38
29

Non c’è bisogno di commento in quanto è palese la costante e progressiva diminuzione degli alunni! L’accorpamento delle scuole era già nelle intenzioni dell’amministrazione Manzi che aveva ottenuto anche un finanziamento dalla regione per adeguare l’edificio della scuola media ad accogliere anche le altre scuole. Con il ritorno di Innaurato quel finanziamento è stato, però, dirottato su lavori riguardanti entrambi gli edifici scolastici!!!!!! L’operazione di accorpamento delle scuole presenta esclusivamente risvolti positivi, ci sarebbe un evidente risparmio per quanto concerne i costi di gestione e manutenzione degli edifici, sarebbe più facile rendere moderno e sicuro un solo edificio scolastico anziché due, ed infine questa operazione permetterebbe di recuperare un edificio comunale di ampie dimensioni per destinarlo ad altri servizi al momento assenti. L’idea di un residenza per anziani è, per l’appunto, solo un idea, ma la destinazione dell’edificio potrebbe anche riguardare altro. Il problema è che anche qui abbiamo perso tempo, circa 7 anni ……..  
Se vi va dite la vostra.

domenica 27 marzo 2011

UN CALCIO ALLO SPORT







In più di una circostanza ci siamo occupati del campo di calcio, denunciando la sua impraticabilità. Ora vi mostriamo alcune foto che testimoniano in maniera inconfutabile la “tristissima” situazione in cui si trova il nostro campo di calcio. A dire il vero dalle foto si fa fatica a capire dove ci si trova.  Tranne le 2 porte non ci sono altri segnali che indichino la presenza di un campo di calcio. Il terreno è completamente ondulato e pieno di buche; seppure l’erba non è altissima di tanto in tanto si riscontrano come dei “cespugli”. Pensate che non vi è più neanche la recinzione di protezione laterale. Se poi guardiamo le foto dello spogliatoio la situazione di certo non migliora, la struttura innanzitutto è aperta, la porta principale (come dal resto anche le altre) è stata sfondata, per terra vi è un po’ di tutto, oltre agli oggetti vari che si possono trovare in uno spogliatoio (scarpe, calzini k-way, borracce, magliette, contenitori di saponi ecc…),  bisogna aggiungere sporcizia di ogni genere. Sembra evidente dallo stato delle porte e da altri particolari che la struttura sia stata forzata e manomessa, manca una lavatrice e sono scomparsi sanitari interi o pezzi di essi. Un piccolo mobile è stato ribaltato ed è stato buttato a terra tutto quello che vi era dentro!!! Insomma la situazione è abbastanza grave e di sicuro questa realtà persiste da molti mesi !! oggi, in pratica, nel nostro campo è impossibile praticare qualunque tipo di sport, non soltanto il calcio, ma qui non è possibile neanche fare footing ed anzi a dire il vero l’area del campo per come è malmessa non può neanche tramutarsi in un parcheggio per autovetture!!!! 
Il nostro gruppo nel consiglio comunale del 29/04/2010 presentò un interrogazione proprio sul campo sportivo ed in quella occasione il Sindaco (come risulta da verbale) evidenziò che era già stato fatto il drenaggio ed il taglio dell’erba. In più  garantì che qualora non fossero stati sufficienti i 12mila euro ancora a disposizione per rendere agibile il campo, si sarebbe potuto ricorrere ad una quota di un recente finanziamento di 50mila euro ottenuto dal comune per infrastrutture. A guardare bene non ci sembra che il Sindaco abbia mantenuto fede alle sue stesse parole!!!!
La cosa più allarmante di questa storia è la considerazione che gli amministratori di maggioranza hanno verso il campo sportivo. Loro, infatti, ritengono che la struttura debba essere adeguata solo nel caso in cui servisse ad una ipotetica società sportiva per lo svolgimento di un campionato!!!! Tant’è che il consigliere delegato allo sport chiedeva in giro se c’era qualche (mal)intenzionato a costituire una società. Insomma se non “sbuca” fuori una società sportiva che vuole fare un campionato, per i nostri amministratori la situazione – campo sportivo può tranquillamente rimanere così com’è. D’altronde i fatti dicono questo!!! A settembre 2010 la situazione era identica! Una società sportiva, a dire il vero, è nata ma ha preferito disputare un campionato di calcetto (fra l’altro non nel campetto comunale in quanto non omologabile, ma in una struttura privata) e quindi il campo sportivo è rimasto abbandonato a se stesso!!!!!!
Non saremo noi a sottolineare il valore dello sport soprattutto in una piccola comunità come la nostra. Avere un campo sportivo, non di lusso, ma almeno praticabile è un segno di civiltà indispensabile. Crediamo che non ci siano nella nostra Italia situazioni similari. Ed anzi in molti comuni il campo sportivo svolge anche altre funzioni diventando parcheggio a fronte di grandi manifestazioni o anche luogo che ospita le manifestazioni stesse. In molte realtà colpite da calamità naturali il campo sportivo è diventato  area d’accoglienza, zona di atterraggio di elicotteri per il soccorso. E’ solare che il nostro campo non può rispondere a nessuna di queste esigenze!!!!!!
Gli interventi sul campo di calcio sono stati diversi ed hanno riguardato più amministrazioni, ma questi interventi hanno avuto la sola funzione di dare una “rattoppata” che permettesse lo svolgimento di un campionato o di un torneo estivo e poi dopo poco tempo la situazione tornava ad essere sempre la stessa. Insomma tanti soldi investiti con il risultato che è quello rappresentato nelle foto!!!! Bisogna continuare così? Noi pensiamo di no, riteniamo che sul campo sportivo vada presa una decisione definitiva! Se si interviene, l’intervento deve essere definitivo, deve garantirci che il campo rimarrà in buone condizioni nel lungo periodo. Un intervento mirato a consentire un agibilità temporanea sarebbe l’ennesimo errore!!! Ovviamente bisogna capire che tipo di intervento occorre fare per ottenere un risultato durevole, occorre capire a che spesa si va incontro e valutare se sia conveniente. Altrimenti bisogna avere il coraggio di programmare la realizzazione di un nuovo campo magari in una zona migliore rispetto a quella attuale in modo da consentire al campo di assolvere anche a quelle funzioni extra sportive di cui abbiamo parlato sopra. Noi proponiamo delle soluzioni perché inquadriamo la situazione come un problema, ma siamo sicuri che il sindaco cerimoniere faccia la nostra stessa valutazione? Siamo certi che i consiglieri di maggioranza conoscano la situazione del campo sportivo? E poi, siamo sicuri che conoscano il significato di sport???? Noi abbiamo qualche dubbio…………..
Fino ad un po di anni fa Gessopalena aveva una società sportiva (Stella Rossa)che vantava un ampio settore giovanile. In pratica da 8 anni in su i ragazzi avevano l’opportunità di fare sport, di disputare un campionato e quindi di fare esperienze, di crescere tutti insieme nei valori dello sport!!!!  Poi con il ritorno del grande Sindaco tutto è scomparso ma i ragazzi possono stare tranquilli perché a breve il Sindaco dedicherà loro un intera giornata, con tanto di pubblicità sui giornali!!!! Si eleggerà il sindaco dei bambini, si sorriderà, si farà festa e poi magari il Sindaco commosso dirà “ Voi siete il futuro, questa amministrazione pensa soprattutto a voi” …….... tanto la faccia tosta non gli manca!!!!!!!!!!!!!!


mercoledì 9 marzo 2011

LA TRASPARENZA INVISIBILE

Chi è stato così bravo da conservare il programma  che la lista “Gessopalena comunità aperta” ha divulgato in campagna elettorale potrà costatare che fra i principi enunciati come “stile di lavoro” c’è pure la trasparenza.  Ma attenzione la trasparenza amministrativa è alla base anche del recente decreto Brunetta (150/2009). Quindi oltre ad averla promessa, la trasparenza è dovuta per legge.  L’obiettivo della riforma è quello di rendere più agevole l’accesso dei cittadini alle informazioni, e questo in particolare attraverso la creazione di siti internet istituzionali. A dire il vero il comune di Gessopalena già deteneva un sito web ufficiale istituito nell’ultima fase della amministrazione Manzi ma poi prontamente abbandonato da Innaurato.
Ora finalmente esiste un sito istituzionale del comune di Gessopalena che però presenta forti lacune rispetto alle prescrizioni di legge. Infatti proprio in nome della massima trasparenza la  direttiva n.8 del 2009 del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione prevede tra i contenuti obbligatori i nomi dei responsabili dei singoli uffici con i rispettivi indirizzi (telefonici e di posta elettronica certificata) e per i dirigenti ed il segretario è prevista la pubblicazione dei curricula e degli stipendi. Andando sul nostro sito (http://www.comune.gessopalena.ch.it/) ci si accorge facilmente che mancano i curricula e gli stipendi (eccenzion fatta per il Segretario)!!!!
Alla voce “trasparenza, valutazione e merito” dovrebbero essere presenti, oltre ai curricula e agli stipendi, anche le spese  fatte dal Comune (entrate ed uscite), le consulenze,  il programma triennale per la trasparenza ed infine  i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale! Stranamente questi indici sono completamente assenti. Ad onor del vero bisogna dire che in base ad un recente articolo pubblicato su http://www.primadanoi.it/index.php risulta che solo l’1% dei comuni della provincia di Chieti sono in regola con le direttive di legge. Quindi siamo sempre agli ultimi posti, ma almeno questa volta in buona compagnia!!!!
Della tanto acclamata trasparenza non si ha traccia neanche nello svolgimento dell’attività amministrativa!!! Vi elenchiamo una serie di situazioni da cui emerge un comportamento dell’amministrazione Innaurato tutt’altro che trasparente:
-          Iniziamo con un episodio che riguarda la passata amministrazione (sempre targata Innaurato). Uno degli ultimi atti compiuti proprio in scadenza di mandato è quello con cui è stato venduto il forno comunale. Di questa operazione abbiamo trattato più volte mettendo in luce il fatto che si trattava di una vendita “occulta” e quindi tutt’altro che trasparente. Oltre alla mancanza di un bando pubblico l’immobile fu fatto passare per un rudere e addirittura la delibera consigliare con cui fu deliberata la vendita non faceva alcun riferimento al’ex forno comunale. Se questa è trasparenza!!!!!!!!!!!!!!!

-          Nel programma amministrativo è stato previsto il bilancio partecipativo vale a dire che una parte del bilancio (il 20%) dovrebbe essere decisa dai cittadini. Peccato che poi il bilancio è stato approvato in una seduta consiliare tenutasi nel mezzo della settimana ad un orario tutt’altro che accessibile, alla faccia della trasparenza!!!!!

-          Il nostro primo cittadino si è sempre posto come un missionario della politica sostenendo di non percepire soldi pubblici, invece al contrario si è scoperto che l’indennità da sindaco non la prendeva perché prendeva quella da presidente della comunità montana!!! Ed ora che è stata tolta l’indennità da presidente è tornato a prendere quella da Sindaco!!!!!!!

-          Inutile raccontarvi le difficoltà che il nostro gruppo ha incontrato fino ad oggi nello svolgimento dell’attività di minoranza. Si pensi che abbiamo dovuto ricorrere una decina di volte al prefetto per far valere i nostri diritti soprattutto in tema di accesso agli atti!!

-          Il lavoro più rilevante svolto dall’amministrazione è senza dubbio “la riqualificazione del piazzale M. Turchi”. Pensate che durante i lavori era assente il così detto “cartello di cantiere” che tra le altre cose dovrebbe indicare: -la tipologia dell’intervento da realizzare; -generalità del progettista; -generalità del direttore dei lavori; generalità del responsabile per la sicurezza. Poi quando il lavoro è pubblico occorre inserire anche: - importo totale dei lavori con la divisione tra importi a base d’asta, importi e oneri di sicurezza (diretti e indiretti); - sconto applicato per l’aggiudicazione sull’appalto; -responsabile unico del procedimento e durata dei lavori. Risulta necessario puntualizzare che “il cartello di cantiere” non viene preso in visione solo dagli organi di vigilanza, ma anche dalla popolazione che intende capire come verrà modificato il territorio!!! Ovviamente la mancata esposizione del cartello produce la violazione di importantissime norme (es. d.lgs. n°81/2008) e comporta sanzioni amministrative. E questo è un classico esempio di trasparenza????

Insomma potremmo andare avanti all’infinito ma ci fermiamo qui sottolineando in ultimo l’assenza totale di “contatto” fra l’amministrazione e i cittadini. Vedere un amministratore in piazza potrebbe significare avere delle allucinazioni!! Finora nessun incontro pubblico ma neanche un manifestino informativo. Silenzio assoluto su temi che vanno a colpire direttamente il cittadino come il rimborso del canone di depurazione, la TARSU, gli usi civici ecc…….. 
Diteci voi dov’è la trasparenza!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

mercoledì 2 marzo 2011

ANCHE IL DIFENSORE CIVICO REGIONALE CONTRO LA SASI !!!

Il primo marzo è stato pubblicato un articolo su “Il Centro” che esterna l’opinione del difensore civico regionale in merito al rimborso del canone di depurazione. Vi mostriamo dapprima l’articolo e a seguire la lettera dello stesso difensore civico.
GESSOPALENA. «I canoni di depurazione indebitamente versati vanno rimborsati a tutti gli utenti sforniti del servizio e non solo a quelli allacciati alla pubblica fognatura, che provvedono con mezzi propri alla depurazione degli scarichi».  Dopo l'ente d'ambito (Ato), anche il difensore civico regionale, l'avvocato Giuliano Grossi, prende posizione contro la Sasi, la società del servizio idrico, il cui presidente Domenico Scutti aveva interpretato restrittivamente il decreto ministeriale che fa riferimento al pagamento del canone di depurazione.  Quanto sostenuto dalla Sasi non può essere condiviso innanzitutto perché «non trova riscontro il fatto che l'Ato abbia delimitato l'ambito di applicazione del decreto per ciò che attiene ai rimborsi», scrive Grossi in una lettera inviata al presidente della Sasi, Scutti, e al consigliere di minoranza del Comune di Gessopalena, Tullio Bozzi, promotore della battaglia dei ricorsi, «al contrario, l'ente d'ambito ha più volte sollecitato la Sasi a rimborsare tutti coloro che avevano pagato i canoni di depurazione pur senza avere il servizio. Secondo la Corte Costituzionale, il canone è il corrispettivo per un servizio che in questo caso non esiste», spiega l'avvocato, secondo il quale l'autonoma depurazione invocata dalla Sasi per il diritto al rimborso testimonia proprio l'assenza del servizio e quindi l'insussistenza del canone.  Il difensore civico invita perciò la società del servizio idrico a rivedere i criteri per la restituzione delle somme indebite e a non emettere più fatture che contengano la quota di depurazione nei paesi dove questa non esiste, in quanto rappresentano «un illecito arricchimento per la Sasi stessa».