UNA STORIA INFINITA......
Pensavamo che fosse finita, pensavamo che il destino della benedetta antenna fosse segnato. Tali considerazioni poggiavano e poggiano su una serie di vizi e misteri che hanno inficiato il procedimento (che ben riportiamo nel precedente post). Rimaniamo di questa idea anche a seguito della revoca dell’ordinanza di demolizione emanata dall’UTC di Gessopalena. Perché l’atto che sta cambiando le sorti della vicenda è proprio questa revoca. Atto con il quale il tecnico smentisce sia stesso sia la stessa amministrazione che con atto di Giunta (con tanto di pareri) lo aveva indirizzato a non revocare la demolizione.
Quindi, la colpa è tutta del tecnico? Di sicuro ha delle responsabilità e sul suo comportamento aleggiano diversi dubbi, ma non è corretto addossargli tutte le colpe perché c’è un’amministrazione e c’è un Sindaco che devono rispondere del loro operato. Prima considerazione: se di questa storia si conoscono tutti i vari passaggi è esclusivamente merito del nostro gruppo che attraverso questo blog ha reso pubblica la vicenda e si è messo a disposizione dei cittadini portatori di interessi e di quelli comunque contrari all’istallazione dell’antenna. Abbiamo partecipato almeno a quattro assemblee pubbliche, abbiamo portato l’argomento all’attenzione del Consiglio comunale e abbiamo sollecitato l’adozione di un regolamento (piano antenne). A ciò si aggiunge un esposto alla Procura della Repubblica che abbiamo presentato a fronte dell’inerzia dell’amministrazione che tentennava nel bloccare un’opera abusiva poiché priva delle necessarie autorizzazioni. Non sappiamo quanti si siano accorti che l’ordinanza di sospensione sia stata fatta il giorno seguente al nostro esposto alla Procura!!!!!
Ma cosa poteva fare l’amministrazione? Gli errori e le mancanze secondo noi sono molteplici. Innanzitutto, e vien da dire come sempre, l’amministrazione non è stata lungimirante. Innaurato amministra da quindici anni ma mai ha pensato di adottare un piano antenne andando a individuare un sito PUBBLICO dove collocare TUTTE le antenne compresi i ripetitori per internet. Ciò avrebbe evitato il casino che sta succedendo oggi e avrebbe garantito ENTRATE alle casse del Comune. Non era molto difficile prevedere che in questi anni la richiesta di queste istallazioni fosse all’ordine del giorno. Ma questa è solo la premessa. Una volta arrivata la richiesta della H3g circa l’istallazione di un impianto per telefonia mobile come si comporta il Sindaco? La richiesta riguardava il Paese vecchio e il Sindaco (a quanto pare) smentendo se stesso non ha voluto affiancare la nuova antenna a quella (Vodafone) che egli stesso aveva fatto piazzare proprio al Borgo medievale. Dopo questo rifiuto pare che siano state studiate diverse possibilità circa il posto dove istallare l’antenna, scelta che è evidentemente caduta sul sito privato dell’Atriena. In questa fase il Sindaco avrebbe potuto pilotare la collocazione dell’antenna su un sito pubblico, diverso dal Paese vecchio, ovviamente con il benestare della società di telefonia. C’è da credere che alla Società il posto interessasse relativamente…..
Una volta che la cittadinanza è venuta a conoscenza dell’imminente arrivo dell’antenna si è subito mobilitata dando luogo ad un’importante raccolta firme (240 cittadini) contro l’istallazione. Ma queste firme non hanno impressionato il Sindaco che anziché preoccuparsi del forte malcontento ha ben pensato di buttarla in politica mettendo in giro la voce che ad agevolare e favorire l’istallazione dell’antenna era stato il gruppo di minoranza in particolare attraverso il Consigliere Bozzi che a detta del primo cittadino avrebbe usato le sue “conoscenze” in Regione per aiutare “l’amico”. Ma le bugie come si sa hanno le gambe corte e quelle di Innaurato ancora di più.
Sgonfiata la balla, cosa fa l’amministrazione??? Con delibera di giunta da indirizzo al tecnico di non revocare la demolizione e vi allega il parere della Segretaria e quello di un certo Senatore Pellegrino. Siamo riusciti ad avere copia del parere della Segretaria ma non quello del Senatore perché pare che di scritto non ci sia niente, pertanto è da dedurre che il parere lo abbia dato telefonicamente o magari su facebook!!!! Tale delibera sarà poi disattesa dal tecnico che come sappiamo revoca la demolizione. Viene da chiedersi a questo punto se tale delibera sia un povero tentativo di nascondersi di fronte all’opinione pubblica o veramente l’amministrazione crede nell’irregolarità dell’opera. Risposta ufficiale al quesito non c’è, perché nessuno prende una posizione ufficiale, ma crediamo che ad una risposta si possa giungere attraverso la semplice analisi dell’accaduto. La delibera in questione viene adottata qualche giorno dopo l’istanza della Ericsson con la quale si chiede la revoca della demolizione. Nell’istanza la Ericsson minaccia di ricorrere al TAR per cui è da dedurre che la Giunta (con segretaria e Senatore), suggerendo al tecnico di non revocare, non teme alcun rischio a fronte del probabile ricorso della Ericsson. Quindi, a rigor di logica, l’amministrazione dovrebbe impugnare, con ricorso al TAR, anche l’ordinanza di revoca della demolizione. Così facendo dimostrerebbe di credere in quello che dice, al contrario la deduzione più logica porta a sostenere che tale delibera sia semplicemente fumo buttato agli occhi dei cittadini ed in particolare dei portatori di interessi.
Altri punti oscuri della vicenda riguardano l’operato del tecnico. La Ericsson inizia i lavori il 7 dicembre, come mai il tecnico fa il sopralluogo solo il 31 dello stesso mese (verbale del 2 gennaio) e solo il 16 di gennaio emette l’ordinanza? Era così complicato capire che quei lavori erano iniziati senza le dovute autorizzazioni??? Sembrerebbe di no visto che l’autorizzazione mancante è quella paesaggistica di competenza del Comune!!!! Tra l’inizio dei lavori e l’ordinanza di sospensione è pervenuta in Comune dapprima la petizione popolare (240), il 21 dicembre, e successivamente, il 27 dicembre, l’esposto del nostro gruppo. In quei giorni il tecnico ci diceva che stava studiando il caso e che stava contattando il SUAP per pervenire ad una soluzione, peccato, però che attraverso l’accesso agli atti, abbiamo notato che lo stesso SUAP dichiarava il 3 gennaio (mediante posta elettronica certificata) che l’autorizzazione per iniziare i lavori era mancante. Ma come vedete nonostante tutto ciò, l’ordinanza viene emessa solo il 16!!!!!!!
Domanda: se il tecnico avesse fatto il sopralluogo all’inizio dei lavori, emettendo di conseguenza da subito l’ordinanza di sospensione, sarebbe cambiato qualcosa???? Forse si! Ci viene da pensare che se i lavori fossero stati bloccati da subito magari la stessa ditta avrebbe cercato un altro posto o quantomeno è probabile che sarebbe stata più disponibile di fronte ad una richiesta di spostamento da parte dell’amministrazione!!! Ma, purtroppo quando arriva l’ordinanza di sospensione la prima fase dei lavori è praticamente conclusa, tant’è che alla ripresa dei lavori (martedì 14 maggio) in un sol giorno sono riusciti ad innalzare l’impianto e ora mancano solo una serie di interventi tecnici per mandare in funzione la struttura. E’ evidente, che una volta fatta gran parte dei lavori, la ditta indietro non torna più perché ormai ha già sostenuto un investimento importante……..
Come si vede dubbi e incertezze permangono e sarebbe opportuno che qualcuno quantomeno provveda a dare delle risposte. Il silenzio a volte fa pensar male……
In conclusione, vogliamo ribadire ancora una volta che noi non siamo contro l’istallazione dell’antenna, ne vogliamo agire contro i proprietari, ma cerchiamo di agire nell’interesse collettivo così come il nostro mandato di amministratori ci impone. Troviamo sbagliato collocare un impianto di 28m in uno dei punti più belli del nostro territorio, e vicino a terreni ed abitazioni private!!!!